Cos’è la carbossiterapia? La carbossiterapia è una metodologia che prevede l’utilizzo dell’anidride carbonica allo stato gassoso a scopo terapeutico.
Si tratta, in sintesi, di una tecnica minimamente invasiva. Le indicazioni variano dal trattamento di patologie del microcircolo, sia arterioso che venoso, a livello degli arti inferiori alla panniculopatia, ovvero la cosiddetta cellulite. Essendo però una metodica in grado di stimolare una rigenerazione cutanea, la carbossiterapia è indicata anche per il ringiovanimento del viso e per contrastare rughe e occhiaie.
Con il passare del tempo, infatti, iniziano a comparire alcuni inestetismi segno di un fisiologico invecchiamento cutaneo, in primis le rughe del viso. Tali segni sono presenti anche su collo e decolleté, pertanto il trattamento si può estendere a tutte queste aree. In questo articolo descriveremo meglio come questa tecnica sia efficace nel donare alla pelle del viso un aspetto più tonico e fresco. Questo, dopo aver brevemente illustrato il meccanismo d’azione della carbossiterapia.
Le origini della carbossiterapia
La carbossiterapia ha origine all’inizio del secolo scorso in Francia. Più precisamente alle terme di Royat: inizialmente, infatti, la metodica prevedeva dei bagni carbo-gassosi, ovvero l’immersione in vasche ricche di anidride carbonica. I risultati ottenuti erano molto positivi a livello di microcircolazione, soprattutto per le arteriopatie. In seguito, si è avuta l’intuizione di iniettare direttamente nei tessuti l’anidride carbonica per aumentarne gli effetti e pertanto sono stati sviluppati i primi dispositivi medici in grado di somministrare CO2.
Come funziona la carbossiterapia e quali effetti comporta?
La carbossiterapiaviene eseguitaa attraverso dei dispositivi medicali certificati con una idonea tecnologia, collegati ad una bombola contenente CO2 medicale. Il macchinario è inoltre collegato ad un tubo deflussore con un piccolo ago che viene inserito nella zona da trattare. Quando tutto è ben posizionato si attiva il dispositivo e il gas viene iniettato nel tessuto sottocutaneo.
Gli effetti che l’anidride carbonica genera all’interno del nostro corpo sono molteplici e sono stati nel corso degli anni oggetto di numerosi studi. Possiamo riassumere i benefici della Carbossiterapia in:
- un trattamento riabilitativo per riequilibrare la microcircolazione (vasodilatazione e neoangiogenesi) ed ossigenare meglio i tessuti;
- un aumento della lipolisi; uno stimolo alla proliferazione e alla attivazione dei fibroblasti (le cellule responsabili della produzione di collagene);
- un incremento dei processi ossidativi degli acidi grassi presenti nell’organismo.
In sintesi, quindi, la carbossiterapia è particolarmente indicata per pelli “invecchiate”. Ovvero nei casi in cui inizia ad essere più evidente la mancanza di elasticità cutanea.
Come già descritto in altri articoli, infatti, l’invecchiamento cutaneo è dovuto principalmente ad una naturale riduzione nella produzione di collagene, elastina ed acido ialuronico e pertanto delle metodiche in grado di stimolare l’organismo ad una produzione di queste sostanze sono particolarmente indicate per contrastare l’invecchiamento stesso.
La carbossiterapia per il viso: come è applicata
Per eseguire il trattamento su viso, collo e décolleté si effettua anzitutto una disinfezione dell’area da trattare, quindi si eseguono le iniezioni di CO2 utilizzando un ago piccolo e sottile.
La durata del trattamento può variare tra i 10 ed i 30 minuti, in base all’ampiezza della zona da infiltrare. Per ottenere dei risultati ottimali sono previsti dei protocolli specifici che prevedono alcune sedute con un intervallo di 10-15 giorni; come per tutti i trattamenti medico-estetici, i risultati sono comunque variabili da paziente a paziente.
La carbossiterapia con Vecron
La carbossiterapia è un trattamento ben tollerato dai pazienti in termini di dolorabilità. Parlare di metodica totalmente indolore non è corretto, in quanto è normale percepire un leggero fastidio, sia per la distensione dei tessuti che si ottiene nel momento in cui viene iniettata la CO2, sia perché si l’anidride carbonica quando viene introdotta nell’organismo genera una reazione che provoca una diminuzione del Ph con conseguente sensazione di bruciore.
Attualmente si sente spesso parlare di carbossiterapia con controllo di temperatura del gas. Ma è importante ricordare che la temperatura del gas stesso non ha nulla a che vedere con il dolore percepito durante il trattamento. Un dispositivo medico moderno che esegue trattamenti efficaci di carbossiterapia è in grado di controllare rapidamente ed automaticamente la pressione e la velocità del flusso in uscita.
Il Vecron, dispositivo medico prodotto da GMV, contiene al suo interno una carbossiterapia che risponde perfettamente a queste esigenze. Non solo: essendo un dispositivo che contiene altre tecnologie con le quali è possibile eseguire trattamenti minimamente invasivi per il ringiovanimento del viso. Attraverso il Vecron, quindi, è anche possibile combinare la carbossiterapia con altre metodiche per ottenere risultati ancor più soddisfacenti in risposta alle esigenze dei pazienti.